UMBRIA - Perugia - Assisi

Cammino lungo la via Lauretana 7 gg/ 6 notti

  • Bed & Breakfast , Pellegrinaggio
  • 7 giorni / 6 notti
  • 2/3 stelle
  • Pernottamento e prima colazione

Il cammino lungo la via Lauretana è un’antica via di pellegrinaggio mariano che fin dal Medioevo ha collegato Roma al Santuario della Santa Casa di Loreto.
La strada fu distrutta nel XVI e XVII secolo, ma già dal XIII secolo fu frequentata quando ebbe la funzione di collegare Roma ad Ancona. Partendo dalla Capitale, la strada dell’itinerario coincide inizialmente con la via Flaminia, attraversando i borghi del Lazio e dell’Umbria. Da qui il percorso in quello che può definirsi, più propriamente , via Lauretana.
Il cammino percorre il valico appenninico di Colfiorito fino a giungere a Loreto. L’importanza di questa strada fu data dal fatto che essa univa due città sante: Roma e Loreto, l’una custode della tomba di S. Pietro e l’altra della Casa nazarena di Maria Vergine. Attraversando anche i santuari di San Nicola a Tolentino e di San Francesco ad Assisi, questa via fu chiamata anche via dei Santuari.
In questo itinerario proponiamo un programma in 7 tappe che, partendo da Assisi attraversa l’appennino passando da Colfiorito, Muccia, Camerino, la città di Leopardi Recanati , Macerata fino a Loreto.
Il percorso ha delle tratte abbastanza lunghe asfaltate ed è segnalato da adesivi di colore viola che riportano la scritta “Via Lauretana”. In seguito al sisma che ha colpito alcune delle zone attraversate nel 2016, l’elenco delle strutture ricettive e la segnaletica del percorso è in continuo aggiornamento.


Minimo 2 partecipanti massimo 20 partecipanti


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Dettagli

ITINERARIO:


1° GIORNO: ASSISI (PG) – SPELLO (PG)
Distanza: 13 km - Durata: 2h 45' - Difficoltà: 1
Il pellegrinaggio ha inizio presso la trecentesca porta di San Pietro, accesso sud-occidentale della città di Assisi. Appena oltrepassato il varco, svolta a sinistra in piaggia di Porta San Pietro ed arriva in piazza Bonghi. Continuando in via Frate Elia giungi in piazza San Francesco. Girando a destra in via San Francesco, la medievale via Superba di collegamento con la piazza del Comune, dopo 120 m dalla fine della rampa trovi sulla sinistra la loggia dei Maestri Comacini. Sul lato opposto sta l'oratorio dei Pellegrini, costruito nel 1457 come cappella dell'ospedale tenuto dalla Confraternita dei Santi Giacomo e Antonio abate. Passati 90 m puoi osservare il portico del Monte Frumentario, con i suoi sette archi ribassati, sul sito del più antico ospedale pubblico della città, fondato nel 1267. Superato l'arco del Seminario entri nella città di origine romana; nel '700 il vicino monastero benedettino di Sant'Angelo di Panzo (1270) fu convertito in Seminario vescovile, che scorgi sulla destra. La strada, che cambia toponimo in via Fortini, oltrepassa la piazzetta Verdi col teatro Metastasio (1836) e ricalcando un pre-esistente tracciato romano si congiunge con via Giotto e prosegue in via Portica, al termine della quale è collocata la fonte di San Niccolò, rifatta nel 1926.Procedi dunque attraverso la piazza del Comune, lasciando sulla sinistra la duecentesca torre del Popolo col palazzo del Capitano (1282) e la chiesa di Santa Maria sopra Minerva, ricavata sulle strutture di un tempio del I secolo a.C.; passi quindi tra la fontana dei Tre leoni ed il palazzo dei Priori (1275-1493), sulla destra, entrando così in corso Mazzini. Svoltando immediatamente a sinistra puoi raggiungere in breve la chiesa Nuova, eretta nel 1615 sulla casa paterna del Poverello, a spese di Filippo III re di Spagna. Continuando invece lungo corso Mazzini, varchi la portella di San Giorgio, costruzione medievale in luogo di una più antica porta romana, avanzi in via Santa Chiara, ampliata e ammattonata nel '300, pervenendo all'omonima piazza antistante alla Basilica
Da Assisi a Spello: Oltrepassata la porta Nuova, dopo 55 m prendi a destra la strada Statale 444; giunto alla rotatoria, prosegui diritto in via Madonna dell'Olivo che percorri per 230 m, quindi imbocchi a sinistra via San Benedetto. Quando la strada, superati gli impianti sportivi, si sdoppia, prendi il diverticolo a destra che dopo 590 m interseca via Fosso delle Carceri e prosegue oltre. Al secondo bivio, prendendo a sinistra, puoi collegarti con la strada Provinciale 251 e raggiungere in 2,7 km l'abazia di San Benedetto al Subasio a destra invece continui in via Borghetaccio, attraversi via San Vitale ed entri in via Fonte l'Abate per poi mantenerti a sinistra al primo bivio, rispettivamente centrale, a sinistra e di nuovo centrale ai tre trivi seguenti, quindi ancora a sinistra al bivio successivo.
Dopo 1,0 km, quando la strada ha preso il toponimo di via del Gabbiano, raggiungi un ampio complesso edilizio rurale, superato il quale svolti a destra dopo 90 m, ancora in via del Gabbiano, quindi a sinistra al bivio che segue. Il tracciato avanza sinuoso verso sud, poi confluisce in via Renano, divenendo più lineare fino a congiungersi con via degli Ulivi che prendi a sinistra, entrando nel Comune di Spello. Costeggiato per 3,00 km il monte Subasio, arrivi all'incrocio con via Poeta che imbocchi a sinistra e con la quale pervieni in breve alla porta Montanara, di accesso al paese.


2° GIORNO: SPELLO – COLFIORITO LUNGHEZZA: KM 30, DURATA: ORE 8/9 
Difficoltà: Difficile
Ascesa totale: 1146 mt
Discesa totale: 668 mt
Altezza max: 892 mt
Altezza min: 234 mt
Dopo la prima colazione partenza verso il comune di Colfiorito, una frazione montana del comune di Foligno (PG), paese conosciuto per la basilica paleocristiana di Santa Maria di Pistia e per il caratteristico Convento di Brogliano.
Prima della partenza è consigliabile attrezzarsi con bottiglie di acqua poiché durante il percorso non vi sono fontane per rifocillarsi. Il livello di difficoltà risulta essere alto poiché il percorso è in salita e solo nella parte iniziale la strada è asfaltata. Nel tratto tra Belfiore e Colfiorito, si potrà ammirare una pittoresca cascata passando però per un tratto piuttosto difficoltoso consigliato solo ad esperti del trekking. Una parte del percorso non è tracciata, perciò si passerà tra gli alberi di olivi, ma con l’aiuto del GPS con i dati già caricati si potrà tranquillamente individuare il tratto esatto. Prima di arrivare a Colfiorito si passerà per un paesino chiamato Pale. Arrivo e sistemazione presso la struttura prescelta.


3° GIORNO: COLFIORITO (PG) – MUCCIA (MC) LUNGHEZZA: KM 18, DURATA: ORE 5 
Difficoltà: Medio
Ascesa totale: 301 mt
Discesa totale: 615 mt
Altezza max: 778 mt
Altezza min: 458 mt


Da Colfiorito a Serravalle del Chienti: dalla chiesa di Santa Maria Assunta presso Colfiorito prendi via Valle Verde, che corre lungo il fianco destro del tempio, poi passa tra le case, quindi confluisce nella strada Provinciale 96, con la quale in 1,15 km arrivi alla basilica di Pistia, santuario di confine, tra l'Umbria e le Marche. Da qui prosegui lungo la Provinciale 96 fino alla frazione di Taverne che attraversi immettendoti, a sinistra, nella strada Provinciale 50 che poi prosegue parallela alla superstrada Foligno-Civitanova Marche. Superato il borgo, dopo 3,15 km il tracciato confluisce nella strada Statale 77 che prendi a destra e percorri con prudenza per 720 m, dopo di che entri, ancora a destra, in via XXV Aprile che scende alla frazione di Castello. Passata la chiesa dei Santi Martino e Mauro, torni con attenzione sulla Statale 77, di nuovo sul lato destro, per altri 390 m, quindi prendi a sinistra per via I Maggio che dopo poco interseca la Statale e confluisce in via Vittorio Veneto, snodandosi lungo il centro di Serravalle del Chienti, fino alla piazza Federici, dalla quale si dirama via Santa Lucia, con la quale sali all'omonima chiesa.
Da Serravalle del Chienti a Muccia: percorri via Santa Lucia in tutta la sua lunghezza, scendendo così all'Ospedaletto, ovvero ospizio dei pellegrini che fu attivo già dal XIII secolo, che trovi all'imbocco di corso Leopardi. Al bivio seguente prendi a sinistra via IV Novembre, quindi via Piave con la quale esci dall'abitato, allora svolti a destra, passando intorno alla casa gialla, poi a sinistra nel viale alberato, parallelo alla Statale 77 sulla quale ti immetti dopo 610 m, in direzione di Macerata, attraversando le frazioni di Bavareto e di Gelagna Bassa dove fino agli anni '50 del Novecento fu attivo un mulino per cereali attestato fin dal XVII secolo, ma verosimilmente risalente al XV. Superata quest'ultima, in 990 m raggiungi il bivio con una strada sterrata, che imbocchi a sinistra e che, camminando per altri 2,25 km, sale al santuario della Madonna di Col de Venti, nel Comune di Muccia. Da qui, proseguendo lungo la strada per 1,45 km, raggiungi l'eremo del Beato Rizzerio dove si pernotta.


4° GIORNO: MUCCIA - CAMERINO – BELFORTE DEL CHIENTI (NORD)LUNGHEZZA: 30,5 KM, DURATA: ORE 8 
Nota:è possibile effettuare questa tappa anche passando da Pievetorina anziché Camerino
Velocità media: 4,0 km/h
Altezza minima: 250 m
Altezza massima: 655 m
Salita accumulata: 855 m
Discesa accumulata: 967 m


Da Muccia a Pontelatrave:
A Muccia percorri la Piazza della Vittoria fino al mulino ad acqua dove oltrepassi il torrente e sali la rampa di scale in ferro fino al marciapiede al livello della SP 256, quindi attraversi l’incrocio con la SS 77. Imbocchi la strada che, verso sud, ti conduce al bivio tra Via Papa Giovanni XXIII e Via della Piane che prendi a sinistra; seguendo il tracciato, entri prima nella frazione di Varano, poi di Giove, allora attraversi la SP 209 per immetterti su uno sterrato, abbandonandolo quando questo volge a destra, verso la villa della Maddalena: prendendo invece il sentiero sulla sinistra arrivi in 1,20 km al convento di San Francesco di Pontelatrave.
Da Pontelatrave a Camerino
Oltrepassato il convento di San Francesco di Pontelatrave dopo 320 m svolti a sinistra. Da qui si impone al tuo sguardo la mole poderosa del castello di Beldiletto, antico fortilizio dei Da Varano fatto costruire da Giovanni nella seconda metà del '300, che Giulio Cesare trasformò in residenza nel XV secolo. Dopo 280 m si trova un ponte romanico: innalzato nel XIV secolo su fondamenta romane, testimonia la funzione di crocevia svolta da Pievebovigliana, nel medioevo come nell'età moderna; presso la frazione di Pontelatrave confluivano infatti i vari tracciati che attraverso la dorsale appenninica giungevano dal sud d'Italia, passando per Norcia e Visso. Giunto ormai all'incrocio con la strada Statale 77, sul lato destro, in direzione di Macerata, si trova lo stabile già adibito a casa della posta, nel XIX secolo gestito dalla famiglia Cianni. Da qui, dopo appena 260 m sulla Statale, svolti a sinistra ed ancora a sinistra al bivio seguente: è questa la scorciatoia per San Marcello, piccola frazione del Comune di Camerino, che raggiungi in 2,80 km; la strada tuttavia ti consente di sfiorare l'abitato senza entrarvi. Dalla frazione di San Marcello Sali in località Cignanello fino all'incrocio con la strada Provinciale 132 che, con prudenza, prendi a sinistra e che abbandoni dopo 620 m svoltando a destra nella strada sterrata di collegamento con via Conti di Statte; attraversata quest'ultima, prosegui nella prospiciente via arano, quindi oltrepassi via Baudana Vaccolini e tiri dritto lungo borgo San Giorgio, superando anche viale Seneca fino in via Leopardi. Allora giri a sinistra imboccando la strada Provinciale 18 che in 400 m ti conduce davanti alla porta Malatesta, da cui accedi al centro storico di Camerino.
A Camerino: Camminando lungo via di S. Giacomo, giungi in piazza Santa Maria poi prendi a destra via Pieragostini, quindi a sinistra in via Lili; quando questa confluisce in via XX Settembre, gira di nuovo a destra in corso Emanuele II, sfiorando il palazzo Bongiovanni sede del Comune e pervenendo in piazza Cavour. Dalla piazza prendi a destra via Veneziani, poi diritto in via Ridolfini che ti porta fino all'ex convento di San Domenico scendendo la rampa che svolta a sinistra e girando a destra in corrispondenza dell'incrocio con via Betti. Qui prendi via Antinori, la seconda a destra, che ti conduce in piazza San Venanzio, sulla quale si affaccia la basilica. Dalla piazza entri nella strada Provinciale 18, in direzione nord, fino alla porta San Giovanni, superata la quale, dopo 50 m, si apre il vicolo dei Fabbri, in lieve salita, che si snoda fra le case e che in 70 m arriva al monastero delle Clarisse, dove riposano le spoglie della Beata Camilla Battista da Varano e presso cui puoi trovare ospitalità.
Da Camerino a Valcimarra
Continuando lungo la Provinciale 18, giungi all'incrocio con via Le Mosse che imbocchi a sinistra; prosegui diritto oltre la prima rotonda, poi prendi la prima uscita a destra alla rotonda successiva, ritornando sulla Provinciale 18. Dopo 1,40 km, sulla sinistra, puoi prendere la strada per il convento di Renacavata, sul luogo in cui in precedenza era situata una domus hospitalis e dove nel XVI secolo prese avvio la riforma dei Cappuccini. Dopo altri 625 m sulla Provinciale 18 segue un altro bivio, con la strada Provinciale 22 che in 830 m ti conduce ai piedi della chiesa di San Gregorio di Dinazzano in cui si conserva in affresco cinquecentesco della Traslazione della Santa Casa. Continuando invece in direzione di Macerata, passati altri 230 m, svolta a sinistra la strada per Piedilapiaggia, in discesa, con la quale raggiungi il fondovalle: a circa 2,30 km dal bivio si trova l'ex complesso ospitaliero con la chiesa, oggi abitazione privata, che fondò nella seconda metà del '400 Venanzio di Giovanni, eremita di Statte. Dopo ulteriori 2,70 km la strada confluisce nella Statale 77 presso Campolarzo, frazione del Comune di Caldarola. Da qui l'itinerario coincide con quello passante per Polverina.
Da Valcimarra a Caldarola
Dalla Madonna del Sasso discendi verso Valcimarra Alta, prendendo a sinistra al primo bivio, ed ancora al secondo e al terzo. Quando la strada confluisce in quella tangente alle quattro corsie, puoi svoltare a sinistra per raggiungere in 500 m il borgo di Valcimarra Bassa dove permane lo stabile già dell'albergo San Giorgio, casa di posta; altrimenti prosegui verso destra, costeggiando il lago di Borgiano per 1,61 km, quindi al trivio imbocchi la via centrale che va a lambire il castello di Pievefavera, superandolo, per poi congiungersi con la strada Provinciale 502.
Dopo appena 300 m abbandoni la strada Provinciale, svoltando a destra al primo bivio, ed ancora a destra al successivo con via Rimessa che oltre un'ampia curva entra in via Pallotta, ai piedi del castello di Caldarola; qui trovi la collegiata dei Santi Gregorio e Valentino.
Da Caldarola a Belforte del Chienti
Dalla collegiata dei Santi Gregorio e Martino percorri via Pallotta fino in fondo; a circa metà della sua lunghezza, all'angolo con via Durante, sulla destra, si trova il Teatro comunale. Al successivo incrocio con la Provinciale 502 si apre la piazza Vittorio Emanuele II, su cui si affacciano la collegiata di San Martino ed il santuario di Santa Maria del Monte.
Imboccata la Provinciale 502 a sinistra, cammini fino alla rotonda, quindi prendi la seconda uscita a destra, immettendoti nella strada Provinciale 7 che dopo circa 2,30 km passa sotto la Statale 77 e, superati altri 640 m, si interseca con via Santa Maria, ai piedi del castello di Belforte del Chienti. Attraversata la strada, imbocchi via Angelucci che percorri fino all'incrocio con via San Giovanni Prosegui diritto, nella stradina a te prospiciente, che corre rinserrata tra le case, al termine delle quali puoi continuare lungo il breve tratto di sentiero; dopo 140 m questo si innesta in via Provinciale che prendi a sinistra e che superati due tornati assume il toponimo di via Scalette. Al trivio poi giri a destra in via Santa Lucia che in breve ti porta all'omonima porta cittadina, del XVIII secolo, varcata la quale in appena 150 m sei in piazza Vittorio Emanuele II dove si trova il monastero di San Lorenzo delle Clarisse, costituito nel 1890 in sostituzione di quello antico che, fondato nel 1648 e chiuso nel 1861, sorgeva alle spalle del palazzo del Municipio in piazza Garibaldi dove pervieni passati altri 40 m.


5° GIORNO: BELFORTE DEL CHIENTI – TOLENTINO LUNGHEZZA: 9 KM DURATA: ORE 2 
Salita accumulata: 88 m
Discesa accumulata: 212 m
Difficoltà: facile


Da Belforte del Chienti a Le Grazie
Uscito dalla piazza Vittorio Emanuele II, gira a destra per la piazza Garibaldi, passando dalla chiesa di Sant’Eustachio, poi ti immetti in via Leopardi, sfiorando la chiesa del Santissimo Crocifisso. Quando la strada si innesta sulla via Principessa Margherita, prendi le scale che ti conducono dinnanzi alla chiesa di San Sebastiano.
Da qui è possibile “tagliare” il boschetto tramite un breve sentiero sterrato che confluisce nella strada che porta al sottostante borgo di Santa Maria: dopo 217 m in discesa incroci la via Provinciale che attraversi immettendoti in un sentiero pedonale che taglia il lotto di terra portandoti davanti alla chiesa parrocchiale che dà il nome al borgo, altrimenti detta di San Pietro. Prosegui dunque lungo via Ciappi fino alla via Santa Maria, attraversata la quale la strada assume il toponimo di via Loreto; 85 m prima di prendere il ponte omonimo, con cui si passa al di sotto della superstrada, scorgi al centro dell’area verde alla tua sinistra l’arco trionfale che la Comunità di Belforte eresse in onore di Pio VI, in viaggio lungo la via Lauretana nel 1782. Al di là del ponte continua lungo la strada imbrecciata, fino a riprendere la via Santa Maria. Percorri la strada per 1,50 km fino alla rotonda a ridosso del viadotto Le Grazie. Prendendo la seconda uscita, cammina per ancora 1,10 km finché raggiungi la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Da Le Grazie a Tolentino
Dopo appena 205metri svolta a destra in via Mattarella il cui tracciato va a costeggiare il lago, quindi conosce una brusca curva a gomito virando verso il centro storico. Passando tra le campagne, la strada diventa contrada Pianibianchi che corre parallela al fiume, fino al ponte del Diavolo. Attraversato il Chienti, imbocca a sinistra viale Filzi, ed ancora a sinistra via del Vallato al bivio che seguente. In corrispondenza dell’incrocio con via Osmani che prendi a destra, giungi alla scala in ferro con cui Sali al viale dei Cappuccini, attraversato il quale ti immetti in via Adriana che varca la porta che le dà il nome. Dopo 55 m svolti a destra in traversa Adriana, poi a sinistra in via delle Caserme. Prima di arrivare in piazza Maurizi, sulla destra, vedi la chiesa della Carità, attestata fin dal 1233 ma risalente più verosimilmente all’XI secolo, di cui notevole è il portale d’ingresso principale.


6° GIORNO: TOLENTINO - MACERATA LUNGHEZZA: 33 KM, DURATA: ORE 7 
Lunghezza: 33.71 km (di cui 6 consigliabili con mezzi pubblici)
Terreno: Non classificato
Difficoltà: Medio
Ascesa totale: 811 mt
Discesa totale: 739 mt
Altezza max: 414 mt
Altezza min: 128 m


NOTE:  terreno prevalentemente in asfalto; - il primo tratto del sentiero sterrato tra Colle Redentore e la Divina Pastora in caso di pioggia diventa fangoso;- si può arrivare all'Abbadia di Fiastra tramite un accesso situato nei pressi della centrale dell'Enel, camminando lungo un fondo rustico che si infanga in caso di pioggia; - è consigliabile percorrere con mezzi pubblici il tratto da Abbadia di Fiastra a Macerata, bypassando così un tratto di strada di circa 1 km ad alta densità di traffico veicolare. I biglietti si possono acquistare direttamente presso l'Ufficio Informazioni in Abbadia.


La tappa si sviluppa quasi interamente nell’ampio fondovalle creato dal fiume Chienti; solo negli ultimi chilometri la salita per raggiungere Macerata, collocata sul crinale, determina un cambio di passo e di paesaggio. Si segue la riva destra del fiume, meno antropizzata, dove purtroppo tutte le strade sono state asfaltate (c’erano ampi tratti di sterrata fino a non molti anni fa). La campagna, ordinata e ben coltivata, si attraversa comunque con piacere. Nella parte centrale della tappa bisogna fare i conti con il traffico, ma ci si può muovere quasi ovunque su marciapiede o su strade laterali. La salita a Macerata avviene per strade secondarie e poco frequentate (occorre comunque stare in guardia), con ampie zone d’ombra. Prima di raggiungere la periferia si attraversa una estesa zona residenziale. La deviazione per la splendida abbazia di Fiastra vale l’ora in più di cammino che complessivamente comporta (al netto del tempo di visita…).


Segnaletica: segnavia biancorossi della Via Lauretana (siglati “VF”).


Dal Convento di San Nicola si prende a sinistra in discesa via Bezzi e poi via del Ponte, che conduce dall’altra parte del fiume Chienti, attraverso il Ponte del Diavolo. Passato il ponte, si svolta a sinistra, quindi ancora a sinistra, sulla provinciale 125, seguendo le indicazioni per l’abbazia di Fiastra. Si segue la SP 125 per quasi 6 chilometri, passando due volte sotto e una volta sopra la quattro corsie. Quindi si gira a sinistra, seguendo le indicazioni per la stazione di Pollenza fino a giungere al bivio che immette a sinistra sulla superstrada. Si prosegue invece diritti, per una stretta strada asfaltata.
Circa 3 chilometri dopo il bivio, si prende un cavalcavia a sinistra , dopo il quale si raggiunge l’incrocio con la provinciale 78. Si prende la SP 78 a sinistra, facendo molta attenzione al traffico intenso. Oltrepassato il Chienti, si prosegue sempre diritto, sia alla rotonda sia in corrispondenza della deviazione , giungendo a immettersi nella statale 77 all’altezza del paese di Sforzacosta. Si segue a destra la statale per meno di un chilometro; in corrispondenza di una rotonda si svolta a destra sulla statale 485 (direzione Civitanova Marche e Corridonia). La si segue per circa un chilometro e mezzo, spostandosi su via Giovanni XXIII, strada parallela di servizio alla zona industriale. Al termine della via (chiusa) si rientra sulla statale (attenzione al fossetto!) e si prosegue verso est; si svolta quindi a sinistra dopo 300 metri per strada comunale della Pieve (indicazioni stradali per Ancona e Villa Potenza). Superato un primo tratto in salita, dopo circa 700 metri si svolta a destra per strada comunale di Corneto ; dopo un primo tratto di pianura e discesa, la strada si snoda per la prima parte in salita, confluendo quindi in via Cincinelli , all’inizio dell’abitato di Macerata. Si incontra quindi una rotonda, dopo la quale via Cincinelli prosegue in discesa, passa sotto la ferrovia, e incontra via Beniamino Gigli, che si prende a destra. Via Gigli sale per poco più di 300 metri, fino a confluire in corso Cairoli. Lo si percorre tutto, fino alla rotonda dello Sferisterio. Si entra in città per la porta monumentale e via Fratelli Ciccarelli. La si segue fino all’incrocio con via Lauro Rossi , che si prende a destra. Si prosegue quindi per via Matteo Ricci; si attraversa via Gioberti e si imbocca la pedonale via dell’Erta, al termine della quale si gira a destra e ci si trova dinanzi la facciata della cattedrale di Macerata e termine della tappa.


Deviazione per l’abbazia di Fiastra
Oltrepassato il bivio si procede per poco più di un chilometro, svoltando a destra e risalendo in poco più di un chilometro di nuovo sulla provinciale 125 che si imbocca a sinistra. Dopo circa 400 metri si imbocca a destra la statale 78 che conduce in 700 metri all’abbazia di Fiastra, attraverso un varco pedonale sulla sinistra. Si torna indietro per la medesima strada, ma al bivio si prosegue a destra sulla statale, reimmettendosi in poco più di 2 chilometri sul percorso precedente.


7° GIORNO: MACERATA - RECANATI (MC) – LORETO (AN) LUNGHEZZA: 24 KM, DURATA: ORE 7 
Dislivello in salita: 600 m
Dislivello in discesa: 770 m
Difficoltà: media
Fondo: asfalto


L’ultima tappa della Via Lauretana presenta un’altimetria variata: ripida discesa da Macerata; faticoso valico del colle di Recanati e infine salita del colle di Loreto: i tratti pianeggianti sono pochi. Domina invece, quasi ovunque, l’asfalto. Nei giorni più caldi, l’accoppiata di salita e asfalto può rendere il cammino assai impegnativo. L’attraversamento del paese di Recanati e l’arrivo a Loreto regalano comunque piacevoli tratti all’ombra, oltre che invitanti motivi di sosta, in chiese e palazzi storici. In tutto il resto del percorso si alternano ampi tratti di campagna ben coltivata, con case sparse, e piccoli centri abitati.
In uscita da Macerata, la variante per Villa Potenza ripropone il tracciato iniziale dell’annuale pellegrinaggio notturno a Loreto organizzato da Comunione e Liberazione. L’altra variante, in uscita da Recanati, invita a percorrere la statale 77, tracciato storico della Via Lauretana nei tempi moderni.
Dalla cattedrale (piazza Strambi) si scende per via don Minzoni, che gira attorno all’abside della chiesa, piegando poi a destra in discesa e uscendo dalle mura. Si attraversa la strada di circonvallazione (se il sottopasso è chiuso fare molta attenzione), prendendo in discesa borgo San Giuliano, che dopo 400 metri immette a destra in via della Pace. Si prosegue in discesa; circa 200 metri dopo la chiesa parrocchiale, in corrispondenza di un piccolo slargo, si gira a sinistra per via Fonte della Quercia, la quale scende fino a incrociare di nuovo via della Pace dopo 400 metri. Si attraversa la strada principale e si imbocca una piccola strada (contrada Pace) che scende fino al fondo della piccola valle e attraversa il fosso su un ponticello . Dopo il ponte si prosegue a destra, costeggiando il fosso per circa 350 metri. Si gira quindi a sinistra per contrada Fonte San Giuliano , che risale in direzione nord per quasi 2 chilometri. La strada si immette di nuovo sulla principale (strada Provinciale Potentina), che si imbocca a destra in leggera salita. Dopo poco meno di 300 metri si giunge a un bivio , dove si svolta a sinistra (indicazioni stradali per Montecassiano e Recanati) e si scende rapidamente verso il fondovalle del Potenza. Attenzione! Il traffico non è intenso, ma la strada è stretta e i veicoli transitano velocemente. Dopo un chilometro di ripida discesa e un altro chilometro di pianura, si passa il ponte sul Potenza e si entra nell’abitato di Sambucheto confluendo, attraverso una rotonda, nella Statale 77, che si imbocca a destra. Si lascia a sinistra la chiesa parrocchiale e, dopo circa 300 metri, si svolta a sinistra in direzione nord, prendendo via Santa Croce (in corrispondenza del cartello di inizio paese e di inizio comune). Dopo poco più di un chilometro in direzione nord si giunge a un quadrivio dove si svolta a destra in direzione est (indicazione per Santa Croce). La strada prosegue più o meno diritta e in pianura per poco meno di 2 chilometri. Subito dopo una breve salita la strada curva a 90° verso sinistra. Un centinaio di metri dopo, si gira a destra iniziando a percorrere una sterrata che oltrepassa un fosso e sale in 2 chilometri all’incrocio di Costa dei Ricchi collocato proprio sul crinale della collina. Si prosegue (indicazioni per Recanati) discendendo ripidamente verso il fondovalle (fosso Ricale) e risalendo altrettanto ripidamente fino al convento dei passionisti , che si raggiunge subito dopo un incrocio.
Dal convento si prosegue lungo via Passionisti, che si percorre tutta fino a incrociare di nuovo la statale 77, che si segue per quasi 200 metri imboccando a sinistra in via Le Grazie, che procede in forte salita. Al termine della salita si prosegue diritti per via Spazzacamino, che immette in via del Risorgimento . La si imbocca a destra, proseguendo poi in salita per piaggia Castelnuovo. Si attraversa via Monte Conero per imboccare una scalinata dall’altra parte della strada, che conduce in via della Residenza, quindi in via Falleroni che si imbocca a sinistra (girando a destra si giunge invece in piazza Duomo). Si prosegue per poco più di 50 metri, girando a sinistra in via Mazzini , che in circa 150 metri conduce di nuovo fuori dalle mura. Si attraversa via Cesare Battisti e si prosegue in discesa per viale Monte Conero. All’altezza del convento di San Francesco la strada in discesa diventa via Loreto, che in 700 metri conduce a una rotonda. Lasciando a sinistra un’edicola con un crocifisso, si prosegue in leggera discesa lungo la strada provinciale 105. Alla prima curva , si esce dalla provinciale e si prosegue diritti (indicazioni per Loreto). Dopo circa 2,5 km si giunge a una rotonda in corrispondenza di una chiesetta campestre. Si prosegue diritti in via Brecce per poco più di 1,5 chilometri, deviando poi a destra su via Impaccio , in corrispondenza di una semicurva. Via Impaccio risale per un chilometro la collina di Loreto. Immette in via Costa d’Ancona (29), che si prende a destra. In poco più di 100 metri, superata una scalinata, si raggiunge via Brancondi, svoltando a sinistra in direzione di porta Romana . Si entra quindi nel centro di Loreto, giungendo in breve in piazza della Madonna, al santuario della Santa Casa termine della Via Lauretana.


Variante da Macerata a Sambucheto per Villa Potenza (10,5 km)
Dalla cattedrale (piazza Strambi) si prende via don Minzoni in direzione ovest, giungendo in breve a piazza della Libertà. Si prosegue dunque per via Matteotti, via Lauri e via Garibaldi, fino a giungere a porta Romana. Si prosegue per via Trento e via dei Velini, che scende fino a fiancheggiare lo stadio Helvia Recina e raggiunge l’abitato di Villa Potenza, dove si immette nella statale 77 . Si prosegue fino all’abitato di Sambucheto, dove, alla rotonda si ritorna sul percorso principale.


Variante da Recanati a Loreto per la statale 77 (7,5 km)
Da Via Falleroni si attraversa l’abitato di Recanati percorrendo la via principale (via Falleroni, corso Persiani, via Cavour e via Calcagni), uscendo dalle mura per via Venti Settembre. Seguendo quindi viale Dalmazia, via di Varano e via del Mare, si giunge in circa 2 chilometri a riprendere la statale 77 che si segue a sinistra in direzione Loreto. In poco più di 4 chilometri si giunge alle porte di Loreto. Percorrendo la discesa di via Brancondi si giunge a Porta Romana in piazza della Madonna in piazza della Madonna.


Sistemazioni case di accoglienza e conventi:
Spello: Convento di San Damiano
Colfiorito: Hotel Lieta Sosta (al momento non sono presenti case d’accoglienza a Colfiorito)
Muccia: Eremo Beato Rizzerio
Belforte del Chienti: Borgo Santa Maria (attenzione: non ci sono letti perciò è necessario avere con sé il sacco a pelo)
Tolentino: Ostello Sant’Agostino
Macerata: Domus san Giuliano
Loreto: Casa di accoglienza San Vincenzo


Sistemazioni hotel 2/3stelle o B&B:
Spello: B&B La Terrazza di Spello
Colfiorito: Hotel Lieta Sosta
Muccia: Eremo Beato Rizzerio
Belforte del Chienti: B&B Il Villino
Tolentino: B&B San Nicola
Macerata: Agriturismo il Cardellino
Loreto: Hotel San Gabriele

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LA QUOTA COMPRENDE:
- 6 pernottamenti nelle strutture prescelte o similari
- Trattamento di pernottamento e prima colazione
- L’assicurazione medico bagaglio
- Gadgets e documentazione illustrativa varia


NON COMPRENDE:
- Quota iscrizione € 95
- Trasporto in minivan o pullman
- Vitto e alloggio autista
- Tutti i pasti non menzionati, bevande, mance, extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente menzionata nella voce “il programma comprende”

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